Non è una tavola, ma è sul muro, che è bianco. Il palazzo è il Palazzo Alois - Gian Franceso Alois detto “il Caserta” e che abitava nella Via Caserta a Napoli, si tratta di una piccola traversa di Forcella, centralissima insomma. Da lui quella viella prende nome...
Il palazzo si trova a Piedimonte di Casolla, è ottimamente conservato ed i suoi abitanti, in luogo del per nulla “simpatico” modo scontroso e chiusissimo di fare, tipicamente meridionale (ah, il sole, il calore del Sud...), sono molto aperti e dunque han gentilmente consentito fotografare questo residuo di affresco...
Gian Francesco Alois, protestante, collaboratore di Calvino a Ginevra, ma “eretico” di animo, si trovò male anche lì, tornò costì e fece la fine che in quella particolar epoca facean li eretici...
tavola dipinta? San Sebastiano e San Rocco che proteggeva i malati di peste; infatti con il dito indica il bubbone sulla coscia..ciao!
RispondiEliminaNon è una tavola, ma è sul muro, che è bianco. Il palazzo è il Palazzo Alois - Gian Franceso Alois detto “il Caserta” e che abitava nella Via Caserta a Napoli, si tratta di una piccola traversa di Forcella, centralissima insomma.
RispondiEliminaDa lui quella viella prende nome...
Il palazzo si trova a Piedimonte di Casolla, è ottimamente conservato ed i suoi abitanti, in luogo del per nulla “simpatico” modo scontroso e chiusissimo di fare, tipicamente meridionale (ah, il sole, il calore del Sud...), sono molto aperti e dunque han gentilmente consentito fotografare questo residuo di affresco...
Gian Francesco Alois, protestante, collaboratore di Calvino a Ginevra, ma “eretico” di animo, si trovò male anche lì, tornò costì e fece la fine che in quella particolar epoca facean li eretici...